Il prezzo del pellet è aumentato in modo considerevole, cos’è successo, perché tutto questo? Una speculazione, l’ennesima, o c’è altro dietro questo rincaro?
Se lo chiedono in tanti, stupiti da questo incomprensibile aumento dei prezzi, che arriva a superare la soglia del 100% in un momento storico molto particolare per l’economia europea.
Partendo – comunque – dal presupposto che il pellet ancora oggi è uno dei sistemi di riscaldamento meno cari oltre che rispettosi per l’ambiente, bisogna far chiarezza su cosa abbia causato questo rialzo, anche per evitare che ci possano essere giochi di ulteriori speculazioni.
Conti alla mano il rincaro di elettricità e gas ha determinato una escalation di aumenti in ogni settore che andrà ad incidere pesantemente sull’economia famigliare oltre che in quella aziendale.
Si è innescato un percorso preoccupante al quale va necessariamente messo un freno quanto prima. Parlando di riscaldamento ogni famiglia per riscaldare un appartamento di 100 mq arriverà a spendere almeno 1300 euro/anno, una cifra che a grandi linee equivale al doppio rispetto agli anni precedenti.
Cosa accade in Europa
La guerra in corso tra Russia ed Ucraina ha innescato una serie di meccanismi determinati dalla scarsità di gas in arrivo da questi due stati, tra i maggiori fornitori soprattutto a stati come Germania, Austria e Slovenia, da cui l’Italia dipende per l’approvvigionamento di pellet che, a loro volta, recuperavano legna e scarti di lavorazione proprio da quelle zone di Russia, Ucraina e Bielorussia.
Queste nazioni hanno concentrato l’utilizzo del materiale principalmente per il loro mercato interno che comprende non solo il riscaldamento individuale ma, soprattutto, un forte utilizzo industriale, limitando al massimo le esportazioni.
Perché il pellet è così caro?
La carenza di gas, che ha indotto questi stati a fare incetta di pellet togliendolo dal nostro mercato, va assommato all’aumento in modo esponenziale della richiesta, determinata anche dalla scelta di molti italiani di investire in una stufa a pellet per riscaldare le case riducendo il consumo di gas, che ha portato molti produttori a privilegiare il mercato interno facendo aumentare i costi.
Questa una prima causa dell’aumento dei prezzi a cui si deve aggiungere i costi di produzione e di trasporto che, con l’aumento esagerato dei carburanti, incide non poco sul costo finale.
Ha senso oggi il pellet?
Nonostante l’aumento dei prezzi il pellet rimane ancora oggi una delle scelte migliori, in quanto altamente ecosostenibile e conti alla mano, più economico.
La nostra speranza è che tutto possa tornare alla normalità.
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